Franco Lavinj
Nato a Reggio Calabria il 10 agosto 1918, trucidato a Robilante (Cuneo) il 18 dicembre 1944, studente.
Era grande amico di "Roberto" Mario Rufini, che aveva conosciuto a Roma e che comandava la banda "Entracque" di "Giustizia e Libertà", operante nel Cuneese, in Val di Gesso. Franco, sottotenente nell'Esercito, aveva il comando, con il nome di battaglia di "Raffaele", di un distaccamento della stessa banda. Quando i fascisti della "Littorio", il 26 novembre 1944, catturarono Lavinj, il giovane ufficiale si trovava proprio con il suo amico e comandante "Roberto". Entrambi rifiutarono sdegnosamente l'offerta di vestire la divisa della R.S.I. per avere salva la vita e, consegnati venti giorni dopo alla Brigata Nera di Cuneo, furono insieme arsi vivi dai fascisti sulla strada tra Roccavione e Robilante.