Giorgio Vaccarino
Laureato in Giurisprudenza e in Scienze politiche, durante la Seconda guerra mondiale era capitano di complemento in Artiglieria. Dopo l'armistizio, col nome di battaglia di "Passerotto", entrò nella Resistenza. Partigiano, dal 1° febbraio 1944, nella I Divisione alpina GL di cui fu ispettore, fu poi designato, col nome di copertura di "Manzetti", segretario del CLN del capoluogo piemontese.
Dopo la Liberazione Vaccarino, membro del comitato direttivo provinciale del Partito d'Azione ha diretto il settimanale Giustizia e Libertà ed è stato il primo direttore dell'ISRP, che ha presieduto dal 1992 al 1998. Per lungo tempo ha affiancato all'attività di imprenditore metalmeccanico quella di studioso, tanto da ottenere nel 1955 la libera docenza in Storia del Risorgimento alla Facoltà di Lettere dell'Università di Torino. Dal 1949 al 1965 è stato responsabile della "Rassegna di studi e documenti dell'Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia" e, nel 1981, gli era stato assegnato il "Premio Acqui Storia".
Con Vaccarino, che era ancora presidente onorario dell'ISRP, è scomparso l'ultimo membro del Comitato di Liberazione Nazionale di Torino. Ha lasciato una messe di lavori sulla Resistenza, di cui ricordiamo qui soltanto Problemi della resistenza italiana del 1966 e Storia della resistenza in Europa (1938-1945) edito da Feltrinelli nel 1981.