Giovanni Maria Simula
Durante la Seconda guerra mondiale era stato richiamato alle armi. Al momento dell'armistizio si trovava in Sardegna, inquadrato in un battaglione Arditi. Allorché il suo reparto fu trasferito sul Continente, il giovane contadino - era l'aprile del 1944 - entrò a far parte del Corpo italiano di Liberazione.
Nel mese di luglio Simula si trovava sul fronte, a Cingoli. Quando fu necessario mandare una pattuglia in ricognizione, il soldato si offrì volontariamente di farne parte. Incappati i militari italiani in una pattuglia tedesca, Simula tentò di fermarla sparando. Ferito due volte, il soldato continuò nell'azione, riuscendo a fermare i militari della Wehrmacht a colpi di bombe a mano, fino a che i suoi compagni intervennero concludendo vittoriosamente lo scontro. Colpito una terza volta, Simula rimase sul terreno.