Giovanni Nicosia
Noto anche con lo pseudonimo di Sam, Giovanni Nicosia è stato uno scrittore, giornalista e partigiano italiano. Nel 1940 si è laureato in Giurisprudenza all’Università di Palermo.
Autore di due libri, “Il grande tumulo” (1965, Rizzoli) e “L'uomo tagliato dall'uomo” (1970, Cappelli Editore) al primo dei quali si è ispirata liberamente la pellicola “La ragazza dei lillà” di Flavio Mogherini. Durante la Seconda guerra mondiale combatté sul fronte greco-albanese; contribuì alla Resistenza in Italia come caposquadra garibaldino sui monti liguri comandando un Distaccamento della IV Brigata “Elsio Guarrini”.
Dopo la Liberazione, nel 1946, chiamato da Cesare Pavese, entra a far parte della redazione della casa editrice Einaudi come correttore di bozze, rimanendovi per circa un triennio, e per la stessa editrice traducendo dal russo "Il Paese di Dio" (1936) di IIljà Ilf e Evghenij Petrov. Nel 1953 si trasferisce in Brasile, ove soggiorna per circa 3 anni. Durante il periodo in Sudamerica, Nicosia assiste a diverse esperienze rivoluzionarie, quivi tornando poi come combattente al fianco del rivoluzionario Che Guevara nella guerriglia di Bolivia. Proprio questa esperienza gli fornisce l'ispirazione per la sua opera “L'uomo tagliato dall'uomo”. Ritorna in Italia nel 1956 e si dedica al giornalismo redazionale e riviste e quotidiani, con articoli letterari e brani di narrativa, occupandosi anche di critica d'arte e di scenografia cinematografica.
Degna di nota è la grande amicizia con lo scrittore Italo Calvino, conosciuto durante gli anni della Resistenza a Sanremo, con il quale mantenne una corrispondenza privata.