Giuseppe Alberganti
Nel Partito comunista dalla sua fondazione, nel 1922 Alberganti fu licenziato dalle Ferrovie dello Stato per aver svolto attività antifascista. Arrestato nel 1927, dopo il rilascio espatriò clandestinamente in Francia per sottrarsi alle continue persecuzioni.
Allo scoppio della guerra di Spagna, accorse tra i volontari delle Brigate Internazionali. Alla fine del conflitto, tornato in Francia, fu rinchiuso nel campo di Vernet e poi, consegnato alla polizia fascista, confinato a Ventotene. Dopo l'armistizio fu tra gli organizzatori, col nome di battaglia di "Cristallo", della Resistenza in Emilia-Romagna e fu responsabile del triumvirato insurrezionale di Bologna.
Dopo la Liberazione, Alberganti è stato il primo segretario della Camera del Lavoro di Milano e poi segretario della Federazione milanese e membro del Comitato centrale del PCI. Eletto deputato alla Costituente a poi senatore, fu rieletto nel 1953 e nel 1958. Alla guida della Federazione comunista milanese gli succedette Armando Cossutta.
Negli anni Settanta, uscito dal PCI, Giuseppe Alberganti fece parte del "Movimento lavoratori per il socialismo". Ha scritto il libro Autobiografia di un sovversivo 1898-1923.