Giuseppe Ponzio
È stato partigiano combattente (col nome di battaglia di "Pinot") della banda "Italia Libera" di Duccio Galimberti. "Pinot" si batté in Val di Gesso, agli ordini del capitano degli Alpini Aldo Quaranta, praticamente senza mai abbandonare la Valle, nonostante fosse sottoposta a frequenti, massicci rastrellamenti nazifascisti. Ma fu proprio durante una breve permanenza a Bene Vagienna (CN) - durante la quale i partigiani cercavano di catturare soldati tedeschi, per scambiarli con Galimberti, caduto in mano al nemico - che "Pinot" fu tra gli autori di un'azione clamorosa: la liberazione di un partigiano di Chieri (Emilio Bosco), che era stato ricoverato, gravemente ferito, all'Ospedale di Mondovì e che stava per essere fucilato dai tedeschi. Aldo Zucco (uno dei pochi protagonisti viventi della Resistenza italiana residenti in Svizzera), ha rievocato l'episodio, con dovizia di particolari, in un articolo per Patria Indipendente, pubblicato il 23 marzo 2008, in memoria di Pino Ponzio.