Italo Gastaldi
Durante la Seconda guerra mondiale, combatté, sul fronte greco-albanese, come sottotenente del 43° Reggimento fanteria della Divisione "Forlì". Passò poi, come tenente, nei paracadutisti. L'8 settembre 1943, Gastaldi - che si trovava in Sardegna con la Divisione "Nembo" - entrò a far parte del Corpo italiano di liberazione. Cadde, sorpreso dai tedeschi nella zona di Spoleto, mentre stava recuperando il materiale paracadutato per una formazione partigiana di Visso. Questa la motivazione della massima onorificenza al valor militare alla memoria di Italo Gastaldi: "Volontario, organizzava con meticoloso lavoro un nucleo di paracadutisti e lo preparava ad operare in territorio nemico, esaltandone al massimo lo spirito combattivo. Aviolanciato in zona occupata dai tedeschi, veniva sorpreso ed attaccato. Rimasto con tre soli compagni, combatteva per alcune ore contro preponderanti forze uccidendo parecchi avversari. Gravemente ferito non desisteva dalla lotta; esausto e fatto prigioniero veniva fucilato sul posto. Eroica figura di giovane ufficiale di complemento, immolatosi con supremo sprezzo della vita per la liberazione della Patria". Una via di Alba (Cuneo), porta il nome di Italo Gastaldi.