Ivo Ricci Maccarini
Era ancora studente quando (col nome di battaglia di Snap), era entrato nella Resistenza. Commissario politico del distaccamento "Umberto Ricci" della 28a Brigata Garibaldi, "Snap" fu ferito durante uno scontro con le truppe tedesche, impegnate con i repubblichini nel rastrellamento del 10 settembre 1944. In quell'episodio di guerra (raccontato da Guido Nozzoli nel libro Quelli di Bulow), al fianco di "Snap" cadde un partigiano sovietico. Durante il rastrellamento furono catturati anche quattro tipografi, che lavoravano nella tipografia clandestina di Conselice (vi si stamparono 12 testate, tra cui l'Avanti!, l'Unità,La Voce repubblicana, Il combattente, Il garibaldino, con tirature che arrivarono anche a 180 mila copie e la cui diffusione era affidata soprattutto alle donne). Il 1° ottobre 1944 i quattro, che nonostante le torture non rivelarono dove si trovava la stamperia, furono fucilati dai tedeschi a Bologna. Non a caso, quindi, è stato proprio Ivo Ricci Maccarini tra i promotori dell'iniziativa che, il 22 aprile 2006, ha portato all'inaugurazione del "monumento alla pedalina", nella Piazza della Libertà di stampa del Comune romagnolo. Ma Ricci Maccarini a Conselice sarà ricordato soprattutto per aver aperto l'ANPI ai giovani e per il lavoro svolto, prima come medico e poi come "ambientalista". Proprio il 24 giugno 2008, all'ex partigiano "Snap", era stato conferito da "Goletta Verde" il premio "Amico del mare", in riconoscimento di anni di lavoro in difesa dell'ambiente. Basti qui citare la nascita, nel 1971 per volere di "Snap", del primo assessorato all'ambiente in un'istituzione pubblica italiana; la costruzione dei primi depuratori; le ricerche sulla diffusione delle alghe e l'eutrofizzazione dell'Adriatico.