Leonardo Sinisgalli
Il padre, Vito, tornato dall'America, si era fatto agricoltore e vignaiolo. Alla fine della Grande guerra, iscrisse Leonardo al Collegio dei Salesiani di Caserta; poi il ragazzo passò in quello dei Fratelli delle Scuole Cristiane di Benevento, frequentando come esterno l'Istituto Tecnico della città. Alla fine del 1925, Sinisgalli, che si è diplomato col massimo dei voti, si iscrive alla Facoltà di matematica dell'Università di Roma, ma poi si laurea in Ingegneria. Stava per unirsi al gruppo degli allievi di Fermi, che all'epoca operava nel laboratorio di fisica di via Panisperna, ma Sinisgalli preferì la poesia all'atomica.
Nel 1934, su suggerimento di Cesare Zavattini, concorre ai "Littoriali della gioventù" e vince il primo premio per la poesia. A Milano viene assunto come "art director" nell'ufficio tecnico di pubblicità della Olivetti di Ivrea. Nel '40 Sinisgalli, richiamato alle armi, è assegnato ad un reparto in Sardegna. Poi, a Roma, con il grado di tenente, è aggregato allo Stato Maggiore dell'Esercito-ufficio propaganda. Già nel '43 pubblica con la Mondadori Vidi le Muse, volume che segna il suo ingresso tra i poeti dello "Specchio".
Dopo l'8 settembre aderisce alla Resistenza romana. È il 13 maggio del '44 quando Sinisgalli è arrestato nella sua abitazione dalle SS, che hanno trovato il suo indirizzo nel taccuino di un fermato. Portato nella famigerata prigione di via Tasso, grazie all'arrivo degli Alleati, vi passa solo 24 ore. Dopo la Liberazione di Roma, torna a casa a Montemurro. Nel dopoguerra pubblica numerosi saggi, libri di poesie, collabora a riviste prestigiose (sua la direzione, dal 1953 al 1959, di La civiltà delle macchine), vince numerosi premi letterari (Premio Viareggio, Premio Vallombrosa) e prosegue la carriera di "art director", diventando anche, chiamato da Enrico Mattei, consulente dell'AGIP. Tra le opere poetiche di Sinisgalli ricordiamo: Cuore (1927), 18 poesie (1936), Campi Elisi (1939). I nuovi Campi Elisi (1947), La vigna vecchia (1952), L'età della luna (1962), Il passero e il lebbroso (1970), Mosche in bottiglia (1975), Dimenticatoio (1978). È stato anche autore di notevoli prose raccolte in Furor mathematicus (1944) Fiori pari, fiori dispari (1945), Horror vacui (1945) Belliboschi (1948). Nel 2008 è stata annunciata l'uscita di L'anima meccanica. Le visite in fabbrica.