Luciano Torre
L'8 settembre 1943 si trovava in servizio militare, in un battaglione di paracadutisti della "Nembo". Dopo lo sbandamento del reparto raggiunse la sua città, dove trovò lavoro in quelli che erano, allora, gli stabilimenti cinematografici Fert, in corso Lombardia. Ma già alla fine di ottobre il giovane, che capì di essere stato individuato per la sua attività di propaganda antifascista, decise di passare con le formazioni partigiane che si andavano costituendo in Valle di Susa. Distintosi durante i lunghi mesi della Resistenza negli scontri con i nazifascisti, "Cianito" (questo il suo nome di battaglia), nei giorni dell'insurrezione era vice comandante della 17ma Brigata Garibaldi. Con i suoi partigiani scese a Torino e venne colpito a morte da un proiettile esploso da un blindato tedesco durante i furiosi combattimenti alla stazione Dora per il controllo del nodo ferroviario. Dopo la Liberazione, a Luciano Torre fu intitolata, a Torino, la VII Sezione territoriale del PCI. Il valoroso partigiano è ricordato (con Alfredo Serra e Sergio Mulatero), in una lapide apposta nella torinese piazza Baldissera.