Lucio Lombardo Radice
Di famiglia antifascista, aderente al movimento liberalsocialista e poi militante nell'organizzazione comunista clandestina, durante il regime Lucio Lombardo Radice svolse attività politica a Roma, dove la sua casa divenne luogo di incontro di studenti e intellettuali avversi alla dittatura. Arrestato nel 1939 e deferito al Tribunale speciale, nel 1940 fu condannato a 4 anni di reclusione. Riacquistata la libertà nel '43, riprese subito la lotta. Il 25 aprile del '43, fu infatti tra gli organizzatori di una riuscita manifestazione contro la guerra in Piazza San Pietro. Dopo l'armistizio partecipò alla Resistenza romana. Nel dopoguerra divenne membro del Comitato centrale del PCI. Docente di matematica all'Istituto "Guido Castelnuovo" dell'Università di Roma e studioso di pedagogia, nel 1955 fu nominato condirettore della rivista Riforma della Scuola. Autore di saggi politici e scientifici, tra le opere di Lombardo Radice si ricordano: Fascismo e anticomunismo (Torino 1946); L'uomo del Rinascimento (Roma 1958); L'educazione della mente (Roma 1962); Gli accusati (Bari 1972, vincitore del Premio Viareggio). Dopo la scomparsa di Lucio Lombardo Radice, a Roma gli è stato intitolato un Istituto Tecnico Commerciale e Liceo Linguistico.