Luigi Ferraris
Aveva partecipato alla seconda guerra mondiale come capitano di Fanteria. Inviato sul fronte jugoslavo come aiutante maggiore del 19° Reggimento Artiglieria della Divisione di Fanteria da montagna "Venezia", fu sorpreso dall'armistizio in Montenegro, a Berane. Seguendo le decisioni del generale Oxilia, Ferraris si unì ai partigiani jugoslavi, partecipando con loro, tra il 17 e il 20 ottobre 1943, ai combattimenti contro i tedeschi. All'inizio di dicembre, quando fu formata la Divisione Italiana Partigiani "Garibaldi", a Luigi Ferraris fu affidato il comando del Reparto scorta. Quando, il 12 marzo del 1945, la "Garibaldi" poté tornare in Italia, l'ufficiale fu decorato con due Medaglie di bronzo.
Sulle vicende della lotta contro i tedeschi dei soldati italiani all'estero, Ferraris ha lasciato un diario, conservato all'Istituto per la Storia della Resistenza e della Società contemporanea nelle province di Biella e Vercelli.