Luigi Gaiani
Già all'età di 18 anni, Gaiani conobbe la prigione per la sua adesione a "Giustizia e Libertà". Nel 1931 fu condannato a tre anni di carcere dal Tribunale speciale e, durante la reclusione, aderì al Partito comunista. Scontata la pena e ripresa la lotta, fece parte dei quadri dirigenti dell'organizzazione comunista bolognese. Tre anni dopo, il giovane antifascista viene di nuovo arrestato e questa volta il Tribunale speciale lo condanna a 18 anni di detenzione. Non li sconta tutti, grazie alla caduta della dittatura mussoliniana. Pochi mesi dopo comincia la guerra di Liberazione e Gaiani la combatte prima in Emilia e poi in Toscana. A Firenze è organizzatore dei GAP e di formazioni partigiane, commissario politico del Comando militare del CLN della Toscana, comandante della Divisione Garibaldi "Potente" e membro del Triumvirato insurrezionale toscano. Per questo suo impegno nella lotta antinazista, Gaiani è stato decorato di Medaglia di Bronzo al Valor Militare al Valor militare. Dopo la Liberazione, Gaiani ha fatto parte della segreteria nazionale dell'ANPI, è stato responsabile della Federazione provinciale del PCI di Pistoia e poi di quella di Rovigo. Eletto senatore nel 1958, è stato confermato al Senato della Repubblica nelle elezioni del 1963. Successivamente ha svolto la sua attività militante nell'ANPI e nell'ANPPIA. A Bologna lo ricordano anche per l'impulso che, dal 1968, seppe dare alla gestione ospedaliera della città.