Mario Allegretti
Sessant'anni dopo il suo sacrificio, una lapide è stata inaugurata solennemente a Saltino sul Secchia, in memoria di Mario Allegretti. Qui il giovane cadde, combattendo contro preponderanti forze tedesche, alla testa dei partigiani della 34a Brigata "Monte Santa Giulia". Il ragazzo (ad Allegretti era già stato intitolato il Liceo di Vignola), aveva fatto presto le sue scelte. Nel breve periodo del Governo Badoglio aveva aderito al Partito d'Azione e, sottotenente del 33° Reggimento carristi di stanza a Parma, al momento dell'armistizio si era dato all'organizzazione delle prime formazioni partigiane "Giustizia e Libertà".
Nel giugno del 1944, Allegretti aveva raggiunto le bande attive nella zona di Montefiorino, Ospitaletto, Pianorso e delle Are Vecchie. Per il suo coraggio gli fu affidato il comando della formazione "Italia libera" e poi, nel novembre, quello della 34a Brigata, che comandò valorosamente sino allo scontro finale.
La motivazione della massima ricompensa al valore che è stata concessa ad Allegretti nel 1945 dice. "Combattente di tempra adamantina, promotore ed animatore della lotta di liberazione, in lunghi mesi di dura guerra partigiana, sempre alla testa della sua Brigata, dava costante prova di eccezionale ardimento. Durante l'aspra battaglia per la difesa di Monte Santa Giulia, si infiltrava audacemente fra le linee nemiche e, dopo avere col fuoco del suo mitra ridotto al silenzio due postazioni di armi automatiche, mentre ne attaccava un'altra, cadeva mortalmente colpito gridando " Viva l'Italia! ". Fulgido esempio di sublime eroismo e di ardente amor di patria".