Mario Lamberti
Fu l'ultimo degli otto antifascisti (Antonio Cossu, Leonardo Cocito, Liberale De Zardo, Guido Portigliatti, Pietro Mancuso, Giorgio Bruno, e Giorgio Porello i nomi degli altri), che salirono sul patibolo, a Carignano, quando i tedeschi decisero di compiere una "esemplare" rappresaglia. Mario Lamberti era stato mobilitato come sottufficiale dell'Aeronautica e dopo l'armistizio era entrato subito nella Resistenza piemontese. Comandante di distaccamento nel I Gruppo Divisioni Autonome Alpine, fu catturato dai tedeschi e avviato al martirio con altri patrioti fatti prigionieri dai nazisti o prelevati dalle carceri "Nuove" di Torino. Il dottor Pier Luigi Vigada, ufficiale sanitario di Carignano, chiamato ad assistere all'esecuzione e a raccogliere le generalità delle vittime, ha annotato per Lamberti: "...Si rivolge a me e mi dice: Mandi a dire alla mia famiglia che non ho pianto. Stiano tranquilli. Iddio provvederà a loro. Saluti alla fidanzata, saluti alla famiglia. Sale su patibolo e grida: Viva l'Italia!. Sono le 11,35..."