Olivier Guinet
Deportato in Germania dopo l'occupazione della Francia, il giovane giardiniere riuscì ad evadere e a raggiungere, nel febbraio del 1944, il Piemonte. Aggregatosi alle formazioni della Resistenza, gli fu affidato il comando di un distaccamento. Rimasto ferito durante uno scontro, Olivier Guinet divenne poi comandante della 48a Brigata Garibaldi. Il 28 ottobre 1970, il Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat ha concesso alla memoria del giardiniere francese la massima decorazione militare italiana. Questa la motivazione: "Patriota francese fuggito dalla prigionia, entrava in Italia e chiedeva di poter combattere con le formazioni partigiane operanti nel Piemonte. Fin dall'inizio partecipava a numerose, rischiose azioni, mettendo in luce particolari doti di combattente e di capo. Incaricato, quale comandante di distaccamento, di tenere una posizione chiave, si batteva fieramente contro un battaglione nemico, contrattaccando infine benché ferito alla testa dei suoi uomini, obbligando l'avversario prima a retrocedere e ponendolo quindi in rotta completa con gravi perdite. In numerose altre azioni, sia contro carri armati, sia contro reparti nemici sempre superiori in uomini e mezzi, faceva rifulgere le sue qualità di mente e di cuore, nonché l'ideale di libertà di cui era dotato. Allorché vedeva spuntare la radiosa alba della vittoria, veniva colpito a morte durante la liberazione di una grande città, immolando generosamente la sua esistenza alla causa della libertà". I suoi connazionali hanno intitolato a Olivier Guinet una strada.