Posacchio Malaguti
Militante dell'organizzazione comunista clandestina, nel 1939 il giovane bracciante finì davanti al Tribunale speciale. Condannato a cinque anni di reclusione per "associazione comunista e propaganda sovversiva", Malaguti fu detenuto nel carcere di Gaeta sino alla caduta di Mussolini. Dopo la proclamazione dell'armistizio, il bracciante antifascista prese parte alla Guerra di liberazione nella pianura reggiana, come partigiano combattente della 77ª Brigata GAP di Castelnovo di Sotto, che aveva contribuito ad organizzare. "Silvio" (questo il suo nome di battaglia), cadde nei giorni della Liberazione, in uno scontro con i tedeschi in ritirata. In ricordo di "Silvio" e di Alvaro Simonazzi (un antifascista di trent'anni, morto combattendo con Malaguti contro i nazisti), è stata eretta una stele sulla strada che porta da Camporanieri a Castelnovo di Sotto. Sul piccolo monumento compaiono le fotografie dei due patrioti emiliani.