Vittore Branca
Allievo della “Normale” di Pisa, si era laureato nel 1935 a pieni voti. Durante la Seconda guerra mondiale era a Firenze, dove per anni ed anni avrebbe approfondito i suoi studi sulla letteratura toscana.
Proprio nel capoluogo, dopo la caduta di Mussolini, Branca era entrato nella Resistenza, in rappresentanza, nel Comitato di Liberazione Nazionale, degli antifascisti cattolici. L’11 agosto del 1944, dopo mesi di attività clandestina, aveva preso parte agli scontri con i nazifascisti che (al costo della vita di 750 giovani patrioti), in combattimenti strada per strada, casa per casa, avrebbero portato, dopo venti giorni di lotta, alla liberazione della città.
Al nome di Vittore Branca, sono intitolati a Venezia, dove nel dopoguerra il professore si era trasferito, un Corso di civiltà italiana presso la Fondazione Giorgio Cini, (di cui Branca fu per anni segretario) e molte Borse di studio di studio.
Il 13 maggio 2002 la Città di Firenze, con voto unanime del Consiglio, aveva attribuito la cittadinanza onoraria all’illustre studioso cattolico.