Giovanni Gatti
Con il nome di battaglia di "Danko", era entrato nella Resistenza nel giugno del 1944. Partigiano nel distaccamento "Peletta", Gatti aveva suscitato una tale fiducia nei suoi compagni di lotta, che dopo due settimane era già stato nominato commissario di squadra. È il 25 luglio quando Gatti partecipa al vittorioso assalto alla postazione nemica di Gabella; il 27 agosto, "Danko" è nominato comandante del suo Distaccamento. Con sessanta uomini della IV Brigata, partecipa ad importanti azioni contro i nazifascisti tra la Valle Argentina e le valli di Porto Maurizio, tra cui quella contro la caserma del Battaglione dei fascisti della "San Marco" a Poggi (IM), che si concluderà con la cattura di 27 militari, i quali passeranno in gran parte con i partigiani. Ai primi di settembre, gli uomini guidati da "Danko" affrontano, tra Dolcedo e la valle di S. Lorenzo, un massiccio rastrellamento tedesco, infliggendo ai soldati della Wehrmacht perdite rilevanti e, a fine mese, ripetono l'impresa a Badalucco, contro camicie nere e nazisti. Per questa azione il distaccamento riceverà l'encomio solenne del Comando Operativo ligure. I partigiani guidati da Giovanni Gatti continueranno a distinguersi per il loro coraggio sino alla Liberazione. Nel dopoguerra, "Darko" ha sempre tenuto alti i valori di libertà e democrazia per i quali aveva combattuto. Pochi giorni prima di morire aveva partecipato ad un incontro sulla Resistenza con gli studenti della Scuola media di San Lorenzo al Mare. Ha poi però mancato l'appuntamento che aveva già programmato con quelli della Scuola media del suo paese natale.