Domenico Coggiola
Nel periodo precedente il primo conflitto mondiale aveva frequentato l'Università a Torino e qui aveva avuto modo di sostenere le lotte operaie. Aveva partecipato alla guerra 1915-18, prima come ufficiale degli Alpini e poi come ufficiale medico; congedato Coggiola si iscrisse nel 1919 al Partito socialista, militando nella frazione turatiana. Nel 1926, dopo la proclamazione delle leggi eccezionali fasciste, il giovane medico passò al Partito comunista, che gli affidò l'incarico di organizzare l'espatrio dei militanti perseguitati dalla polizia del regime. Si dovette a Domenico Coggiola la scoperta che lo scrittore Dino Segre, noto come Pitigrilli, era una spia dell'OVRA infiltrata tra gli antifascisti. Richiamato alle armi nella Seconda guerra mondiale, Coggiola fu inviato come ufficiale medico in Jugoslavia e in Russia, al seguito del 92° Fanteria. Tornato in Italia, dopo l'8 settembre 1943 ha fatto parte del primo CLN costituito a Torino. Caduto in mano ai fascisti, Coggiola poté riavere la libertà, grazie a uno scambio con la figlia del console tedesco, che i partigiani di Edgardo Sogno erano riusciti a catturare. Ritornato alla lotta, Coggiola fu incaricato di curare l'assistenza ai carcerati politici. In particolare si deve a lui se molti ebrei torinesi poterono evitare la deportazione, grazie al fatto che il medico comunista aveva costituito all'Ospedale Mauriziano una "Sezione Infettivi", nella quale li ricoverava. Agli inizi del 1945 il medico fu di nuovo arrestato. Uscito di prigione dopo due mesi, grazie ad un altro scambio di prigionieri, raggiunse le formazioni garibaldine del Monferrato, prestandovi attività di sanitario e di dirigente politico. Alla Liberazione, Coggiola fu designato assessore della Giunta popolare amministrativa presieduta dal sindaco Giovanni Roveda e, nel 1949, fu eletto sindaco della città. Per unanime riconoscimento il periodo (sino al 1951), in cui diresse il Comune, corrispose a una delle fasi più positive per il rinnovamento del capoluogo piemontese. Nella consultazione elettorale del 1953, Coggiola fu eletto, per il PCI, deputato al Parlamento. Nel 1959 subentrò alla Camera a Celeste Negarville. A Torino, in ricordo di Domenico Coggiola, hanno intitolato una via.