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I messaggi e i saluti al 16° Congresso Nazionale ANPI

Il messaggio del Presidente della Repubblica.

In occasione del 16° congresso dell'ANPI desidero rivolgere un caloroso saluto ai dirigenti, ai delegati e ai numerosi giovani che hanno deciso di iscriversi all'Associazione per raccogliere e interpretare ancora, nel tempo nuovo, l'eredità ideale, morale, spirituale della Resistenza, che aprì per il nostro popolo la strada della Liberazione e della Democrazia.

La testimonianza dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia ha reso un tributo importante alla memoria, e dunque all'identità del paese, contribuendo a mantenere sempre viva la speranza di pace, di libertà, di uguaglianza tra le persone, di rispetto della legalità contro ogni sopraffazione.

Si tratta di valori perenni, tanto più da tutelare in epoche in cui appaiono messi in discussione i fondamenti di libertà e di solidarietà su cui sono cresciute le società europee dopo la seconda guerra mondiale.

La memoria non è un accessorio di scarso valore, né un freno all'innovazione. È, invece, un bene costitutivo di ogni comunità e antidoto contro il ripetersi di avventure di stampo neonazista e neofascista.

Nella scelta della Repubblica il 2 giugno del 1946 e nei principi della Costituzione si è rispecchiata la voglia di riscatto del paese, avvilito dalla dittatura e dalla guerra e soggiogato dagli occupanti.

L'impegno per l'affermazione dei valori della persona e dell'umanità intera non può conoscere soste e riguarda tutti: istituzioni elettive, magistratura, forze di polizia, istituti educativi, l'intera società civile.

L'ANPI può favorire un dialogo con i giovani, con le scuole, con i corpi intermedi affinché i valori fondanti del nostro ordinamento siano ancora generativi di giustizia, di etica pubblica, di condivisione, di coscienza dei diritti e dei doveri.

La democrazia, edificata a prezzo di enormi sacrifici, è nelle nostre mani. Nessuna conquista è di per sé definitiva. Dobbiamo esserne all'altezza per rafforzarla e allargarne continuamente le sue basi.

Decisivo è anche il destino del progetto europeo: nel mondo globalizzato, l'Europa unita è la dimensione necessaria per affermare valori di cooperazione internazionale e valorizzare il nostro modello politico e sociale, che si è affermato proprio in seguito alla guerra di Liberazione.

L'antifascismo che voi giustamente indicate come tratto identitario della vostra Associazione e della Costituzione Repubblicana, divenne la chiave di apertura della nuova Italia verso un nuova Europa.

Su questa strada dobbiamo ancora proseguire, vincendo paure, chiusure ed egoismi, cercando di realizzare nuovi traguardi a beneficio dei nostri concittadini e del mondo intero.

Con questo spirito, cordialmente auguro a tutti voi un buon lavoro.

-- Sergio Mattarella


Il messaggio della Presidente della Camera dei Deputati.

In occasione del 16° Congresso Nazionale dell'Anpi che si svolgerà a Rimini dal 12 al 15 maggio 2016, desidero inviare a tutte le partecipanti ed i partecipanti i miei saluti più cordiali.

Condivido il senso di questa iniziativa: non soltanto un incontro tra persone legate dal ricordo di una straordinaria mobilitazione collettiva in nome della libertà e della democrazia del proprio paese, bensì anche e soprattutto un invito a riflettere sui grandi temi del nostro tempo attraverso la lente dei valori e dei principi della Carta costituzionale nata dalla Resistenza. Sono proprio questi valori - il rispetto della dignità della persona umana, il pieno riconoscimento dei diritti sociali, la lotta contro ogni tipo di esclusione, il ripudio della guerra come strumento di risoluzione dei conflitti internazionali - a dover ispirare ancora oggi il pensiero e l'azione dei governi e della politica.

In una fase di grandi incognite e criticità - la minaccia del terrorismo, il persistere dei conflitti in molte zone del pianeta, il fenomeno delle migrazioni, le questioni ambientali - è infatti necessario più che mai reinterpretare i principi democratici, declinandoli in relazione ai mutamenti e alle nuove sfide poste alla società umana.

La cerimonia odierna può dunque rappresentare un'occasione per rendere omaggio ad un'eredità di ideali preziosa e, al tempo spesso, per aprire nuovi orizzonti e rinnovare il proprio impegno rispetto alle più urgenti questioni del nostro tempo.

Con questo auspicio, desidero rivolgere a tutti gli associati e le associate il mio più fervido augurio per il miglior successo dell'iniziativa.

-- Laura Boldrini


Il saluto del Segretario Generale della UIL.

Il Segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, è intervenuto al Congresso dell'ANPI, l'associazione nazionale partigiani, in corso di svolgimento a Rimini. Invitato a parlare dal palco dal Presidente Smuraglia, il leader della Uil ha sottolineato la "necessità di riprendere un'azione che, forse, abbiamo fatto assopire, pensando che i diritti fossero per sempre. Quando cambiano i rapporti di forza - ha proseguito Barbagallo - i diritti ci vengono tolti e bisogna lottare per riconquistarli: parafrasando Papa Francesco, non dobbiamo farci indurre in rassegnazione". Il leader della Uil, poi, in un congresso in cui si parla anche di Costituzione, ha detto di essere preoccupato "per gli effetti del combinato disposto della riforma costituzionale con l'Italicum" e, infine, ha concluso con un saluto alla platea: "Vi sono vicino come persona e come Organizzazione e spero di poter continuare, ancora a lungo, un percorso insieme a voi".


Il saluto della Segretaria Generale della CISL.

Caro Presidente Smuraglia,
desidero ringraziarLa per il cortese invito a partecipare al 16° Congresso Nazionale Anpi che si terrà a Rimini.

Mi spiace molto che la Cisl non possa essere presente a questo vostro importante appuntamento, ma proprio in quegli stessi giorni è convocato a Roma il nostro Comitato esecutivo, che vede impegnato il gruppo dirigente nazionale della nostra organizzazione.

Infatti, anche la Cisl, si appresta ad avviare la propria stagione Congressuale che, come per voi, rappresenta un momento di riflessione, di nuovo stimolo e di rinnovamento.

Desidero ringraziarLa anche per l'invito alla celebrazione della Liberazione dello scorso 25 Aprile a Milano. Per me, e per la Cisl, è stato un onore e un'opportunità di unione e di condivisione con i Partigiani d'Italia celebrare l'impegno e il sacrificio degli uomini e delle donne che hanno lottato per la libertà, la democrazia, la liberazione del nostro Paese.

La Resistenza e la lotta partigiana sono state un grande fatto morale e politico, che ha impegnato tutto un popolo per la creazione di un nuovo Stato democratico. Come abbiamo ricordato, anche il movimento operaio, organizzato nelle fabbriche, diede vita alla lunghissima serie di scioperi nell'Italia occupata dai nazi-fascisti, tra il 9 settembre 1943 e il 25 aprile del 1945, con il momento saliente dello sciopero generale di Torino dei primi otto giorni di marzo del 1944.

Il 25 aprile, la Resistenza, la nostra Costituzione, fondata sulla centralità e sul valore etico e sociale del lavoro, offrirono anche all'idea di un'Europa unita la solidità del radicamento nella società, la sua capacità di generare giustizia sociale, di integrare mercato e coesione, vincoli competitivi ed equità. Quel progetto vive oggi la sua fase più regressiva e rischiosa. Ora il processo di Unione europea ha invertito la direzione di marcia: l'Europa si sta rinazionalizzando; i nazionalismi razzisti e xenofobi sono in forte espansione; alla richiesta di asilo e di accoglienza dei migranti si risponde col presidio armato dei confini, nuovi muri, fili spinati, sospensione di Shenghen, il diritto alla libertà di circolazione di persone e merci che aprì l'orizzonte europeo.

Senza solidarietà e senza giustizia sociale l'intera costruzione europea rischia di travolgere le stesse fondamenta della democrazia. Questa, oggi, è la situazione, certamente complessa, ma siamo pronti ad affrontarla perché siamo consapevoli di quanto ci hanno lasciato i nostri padri e vogliamo lasciare un mondo migliore ai nostri figli.

I Padri costituenti lo sapevano bene: la democrazia non è solo dichiarazione di diritti fondamentali e architettura istituzionale, condizioni necessarie ma non sufficienti se quei diritti e quelle architetture non entrano nella vita delle persone con la forza della solidarietà e della giustizia sociale. Oggi dobbiamo saper tradurre quei valori in una strategia, in un percorso da seguire per uscire dalla crisi economica e sociale che viviamo. Europa, solidarietà, giustizia sociale, democrazia, pace: solo così la democrazia formale diventa democrazia sostanziale.

Abbiamo il dovere di trasmettere ai giovani la memoria storica della Resistenza, e la via efficace è soltanto quella della vitalità dei suoi valori nelle sfide politiche, sociali ed economiche dell'Italia di oggi.

Caro Presidente Smuraglia, Care Amiche e Cari Amici dell'Anpi, l'Organizzazione che rappresento è da sempre vicina e legata a voi da profondi valori di libertà, democrazia e giustizia.

Per questa vostra importante assise, formulo, a titolo personale e di tutta la Cisl, gli auguri di un pieno successo.

Con i miei più cordiali saluti.

-- Annamaria Furlan

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