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Incontro in Pian Cansiglio con don Ciotti

Domenica 14 settembre, alle ore 9,30, tradizionale incontro in Pian Cansiglio nel 70° anniversario della Resistenza.

Oratore ufficiale di questa edizione sarà don Luigi Ciotti, presidente di Libera.

Programma

Ore 9.30 - S. Messa presso la Chiesa di San Osvaldo.

Ore 10.00 - Raduno nel Piazzale Col Dar e partenza del corteo per raggiungere il monumento a ricordo dei 480 Caduti della Divisione "Nino Nannetti".

Ore 10.45 - Onore ai Caduti del Picchetto Armato durante l'alza bandiera e deposizione della Corona al Monumento.

Intervengono i Sindaci di Vittorio Veneto, Treviso, Belluno e Pordenone.

Orazione ufficiale di DON LUIGI CIOTTI

Ore 12.30 - Pranzo conviviale nel capannone allestito nei pressi del Monumento

Dal pomeriggio: possibili escursioni guidate su alcuni sentieri della Resistenza organizzate da Legambiente -Piavenire.

per info 3470564102

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La manifestazione “Incontro in Cansiglio” è iniziata nel 1989, nella ricorrenza del 45° anniversario del grande rastrellamento nazi-fascista dell’autunno 1944.
Il 9 settembre 1944, nei boschi dell’Altipiano, le Brigate Partigiane della Divisione “Nino Nannetti” conclusero positivamente lo sganciamento dalla morsa del rastrellamento sferrato da oltre 10.000 tedeschi e fascisti repubblichini di Salò e seppero portare in salvo, pressoché indenni, tutti i propri reparti.

Dopo pochi giorni, il Comando della Divisione e consistenti nuclei di partigiani ripresero il loro posto in Cansiglio e affrontarono, alla macchia, il duro e lungo inverno.
All’inizio del nuovo anno le Brigate tornarono a pieno organico e continuarono l’attività partigiana che si concluse vittoriosamente nell’aprile 1945.

L’ “Incontro in Cansiglio” è diventato un tradizionale appuntamento annuale che riscuote un crescente interesse ed una sempre più larga partecipazione ed un momento per riflettere ed interrogarci su cosa sarebbe successo se invece dei partigiani e della coalizione internazionale che li ha sostenuti (U.S.A., Inghilterra ed Unione Sovietica), avessero vinto Hitler e Mussolini.
La risposta è semplice e terribile: l’Italia e l’Europa sarebbero ancora divise tra vittime e persecutori.