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L'ANED di Verona per il Giorno della Memoria

Venerdì 24 gennaio 2014 - ore 17,30

In collaborazione tra Movimento Nonviolento, ANED, ANPI, ANPPIA e Istituto veronese per la storia della Resistenza presso Sala Convegni della Gran Guardia

LA CONTA DEI SALVATI

Storie di sangue risparmiato

conversazione con l'autrice Anna Bravo intervistata da Massimo Valpiana, direttore di Azione nonviolenta.

proiezione del video

Danimarca: vivere con il nemico

Resistenza nonviolenta in Danimarca sotto l’occupazione tedesca

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Domenica 26 gennaio - ore 18,00

Inaugurazione della nuova sede della sezione veronese dell’Aned sita in via Arnolfo Di Cambio n.17 e intitolazione della Sala Biblioteca a Giovanna Massariello Merzagora (scomparsa il 26 ottobre 2013, componente del Consiglio Nazionale dell’ANED, Vicepresidente della Fondazione Memoria della Deportazione, Vicepresidente del Comitato Internazionale di Ravensbruck -sua madre, Maria Arata, deportata politica è sopravvissuta al lager di Ravensbruck-, Ordinaria dell’Università degli studi di Verona ha partecipato alla vita della nostra sezione) il cui ricordo sarà tratteggiato dal Vicepresidente Nazionale Aned Dario Venegoni.

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Lunedì 27 gennaio

Auditorium della Gran Guardia - Commemorazione Ufficiale

8,45 - deposizione corona al Monumento ai Deportati nei Campi nazisti - Piazza Bra

9,20 - Oratrice ufficiale: ANNA STEINER del Consiglio Nazionale dell’ANED, del Comitato scientifico della Fondazione Memoria della deportazione.

Figlia di Albe e Lica Steiner, due maestri della grafica italiana che seppero unire design e impegno politico e sociale con la Resistenza al fascismo, nata a Città del Messico nel 1947, architetta. È autrice del libro "Albe Steiner" e coautrice, con il contributo ‘Comunicare con le immagini la deportazione e il contributo di Albe Steiner’, di ‘Lezioni sulla deportazione’ (a cura di Giovanna Massariello Merzagora), strumenti di aggiornamento per gli insegnanti delle scuole inferiori e superiori.

Durante la cerimonia sarà conferita la Medaglia della città al socio ANED Raffaele Capuozzo, deportato e reduce dal campo di concentramento di Mauthausen.

Proiezione del documentario: Notte e nebbia

Regia: Alain Resnais - Anno: 1956 - Titolo originale: Nuit et brouillard - Nazione: Francia - Durata: 31 minuti

Bello, doloroso, duro documentario di carattere storico, su un progetto dello storico Henri Michel e con il patrocinio del Comitée d'historie de la seconde guerre mondiale, Notte e nebbia, concepito nel 1955 quando ancora era molto difficile parlare della tanto vicina tragedia dei Campi di concentramento, ha una forza unica e ancora intatta. E’ una prima meditazione piena di emozione, un intento civile forte, un mettersi di fronte alla tragedia. Affronta in modo non convenzionale, tra il poema e il documento di denuncia, la tragica testimonianza sui Campi nazisti, con un invito sobrio e preciso a non dimenticare uno dei massimi orrori della storia contemporanea.

Il motto tedesco Nacht und Nebel N.N. (ripreso da un verso de L’oro del Reno di Wagner), che in un’immagine del film si vede impressa a larga pennellata sulla schiena di un deportato, definì l'operazione di annientamento degli oppositori del regime nazista.

Un film di grande impatto emotivo sullo spettatore, un saggio esemplare di utilizzo di materiale d'archivio, che mescola audacemente diversi ordini temporali. Le parole finali di Notte e Nebbia custodiscono un compito di vigilanza, affidato come una catena alle generazioni future.

15,45 - SACRARIO MILITARE CIMITERO MONUMENTALE

Cerimonia in ricordo degli oppositori politici, degli ebrei, dei combattenti per la libertà, dei militari veronesi internati nei lager nazisti dopo l'8 settembre '43, deportati nei campi di concentramento tedeschi con deposizione di una corona al monumento a ricordo dei deportati sito all’interno del sacrario Militare nel cimitero monumentale. E’ prevista la presenza di rappresentanti delle Istituzioni e delle Associazioni della Resistenza

20,45 - Auditorium della Gran Guardia

NON BASTA RICORDARE

Letture e concerto in memoria di tutti i deportati e le deportate

Ogni generazione ha il proprio dovere: la legge 20 luglio 2000, n. 211 che istituisce il Giorno della Memoria in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti, ci affida il compito di raccogliere in un’unica memoria la storia dell’antifascismo, della persecuzione ebraica, la Resistenza italiana, la Shoah, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte in modo da conservare la memoria delle responsabilità del fascismo e del nazismo in un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese, affinché simili eventi non possano mai più accadere.

La musica, linguaggio universale, e le parole tratte da un processo, colme di dolore e umanità, ci accompagnano alla presa di coscienza e alla responsabilità del compito cui siamo chiamati.

“Scusi, signore, ha conosciuto mio padre?”

"Lettura teatrale" di Elena Buccoliero (Movimento Nonviolento), nata dall’esperienza del processo alla SS Michael Seifert, il boia del Lager di Bolzano (Verona, novembre 2000). Testo a quattro voci recitanti, presentato dall’autrice e dal Dott. Bartolomeo Costantini, già Procuratore Capo del Tribunale Militare di Verona, Pubblico Ministero al processo Seifert. Musiche al pianoforte. La lettura è nata per dare un seguito all’evento del processo e portarlo vicino alle persone, alla coscienza e alla sensibilità di oggi, affinché nell’intreccio di cronaca, testimonianze del campo e confronto col presente possono essere stimolate a riflettere su ciò che è stata l’esperienza dei Lager.

Alla fine della Seconda Guerra Mondiale Seifert riuscì a riparare in Canada a Vancouver, si sposò ed ebbe un figlio, ottenendo anche il passaporto canadese. Nel 1969 venne rintracciato dalla Croce Rossa Tedesca, processato in contumacia e condannato all’ergastolo perché ritenuto responsabile di 11 dei 18 omicidi contestatigli. Seifert fu infine estradato nel 2008 e rinchiuso nel Carcere Militare di S. Maria Capua Vetere. Morì nell’ Ospedale di Caserta nel novembre 2010.

Verona è la città che ha il merito di avere reso possibile questo processo. È anche la città dove una pagina di storia serrata dentro l’armadio “della vergogna” si è riaperta, con la commovente disponibilità di tante persone che nonostante tutto e il passare degli anni sono andate in aula a portare la loro testimonianza dolorosa.

A cura di Murmureteatro.

Requiem Tedesco di Johannes Brahms

con il coro I Musici di Santa Cecilia diretto dal Maestro Dorino Signorini, solisti Raffaella Armani e Nico Mamone, pianisti Stefano Baù e Elena Ederle.

Opera concepita essenzialmente per le rappresentazioni concertistiche, con testo composto da Brahms stesso a partire da testi della Bibbia: le persone cui portare aiuto e consolazione non sono i morti, ma i vivi.