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“Lo Schermo della Memoria, 11 film per non dimenticare”

Nell'ambito del Cineforum

“Lo Schermo della Memoria, 11 film per non dimenticare”

a cura della Sezione ANPI Aurelio-Cavalleggeri "Galliano-Tabarini"

Mercoledì 15 Febbraio 2017 - ore 21,00

Centro Studi Cinematografici

Via Gregorio VII, 6 - Roma

proiezione del film di FLORESTANO VANCINI

“La Lunga Notte del ‘43”

Inquadramento storico:

Ugo FANTI, Presidente Sezione ANPI Aurelio-Cavalleggeri "Galliano-Tabarini"

Commento tecnico:

Cesare FRIONI, della Sezione ANPI Aurelio-Cavalleggeri "Galliano-Tabarini"

Il film, girato nel 1960, narra la storia vera dell'assassinio, da parte dei fascisti ferraresi, di 10 antifascisti per ritorsione all'assassinio del Federale di Ferrara Igino Ghisellini, attribuito ai Partigiani ma (forse) opera degli stessi fascisti della città estense per una faida interna. I 10 antifascisti ferraresi furono assassinati il 15 novembre del 1943 e i loro corpi vennero lasciati un giorno intero sul selciato, perché i cittadini di Ferrara potessero vedere.

Tratto da un racconto di Giorgio Bassani, il film racconta il primo eccidio di questo genere compiuto dai fascisti contro cittadini inermi. Poi verrà, il 10 Agosto del '44, l'eccidio in Piazzale Loreto, a Milano, di 15 Partigiani, compiuto dal gruppo “Oberdan” della Legione Autonoma Mobile “Ettore Muti”, della RSI e infine – a Roma – sarà perpetrato, stavolta dai tedeschi, l'assassinio delle 10 donne al Ponte di Ferro, uccise, il 7 Aprile del '44. Tutti eccidi condotti con le stesse modalità: i cadaveri degli assassinati lasciati sul selciato, con i passanti costretti a guardare come estremo gesto di intimidazione verso la popolazione, risolutamente schierata con la Resistenza.

Il film - opera prima di Vancini - ricostruisce con accuratezza e stile situazioni e clima dell'epoca e, dopo la sua uscita, fu giudicato dalla critica “asciutto e calcolatissimo (...). Quando non avesse altro, il film costituirebbe una salutare lezione di memoria per quanti (...) non vogliono darsi il disturbo di ricordare”.

Vale dunque la pena vederlo o (ri)-vederlo per non dimenticare e poi, magari, leggere o (ri)-leggere il bel racconto di Bassani.

Le proiezioni proseguiranno ogni terzo mercoledì del mese per tutto il 2017.