Mattarella sulla Resistenza: "Pericoloso equiparare la parti in lotta"
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato alla rivista "MicroMega", per il numero speciale sulla Resistenza (dal titolo “ORA E SEMPRE RESISTENZA”) che uscirà giovedì 23 aprile, un impegnato messaggio di augurio, che ovviamente aprirà il numero.
Il messaggio del Presidente Sergio Mattarella, nel sottolineare che “la Liberazione dal nazifascismo [costituisce l’] evento centrale della nostra storia recente” ha voluto ricordare che “ai Padri costituenti non sfuggiva il forte e profondo legame tra la riconquista della libertà, realizzata con il sacrificio di tanto sangue italiano dopo un ventennio di dittatura e di conformismo, e la nuova democrazia”. Dittatura ma anche conformismo, questi i due mali che hanno caratterizzato il ventennio, per cui “la Costituzione, nata dalla Resistenza, ha rappresentato il capovolgimento della concezione autoritaria, illiberale, esaltatrice della guerra, imperialista e razzista che il fascismo aveva affermato in Italia, trovando, inizialmente, l’opposizione – spesso repressa nel sangue – di non molti spiriti liberi”.
Dopo aver citato una riflessione dell’allora partigiano cattolico liberale Sergio Cotta, il Presidente della Repubblica ha voluto sottolineare la partecipazione di popolo, vieppiù crescente, ad una rivolta che era stata inizialmente di minoranze di spiriti liberi: “La sofferenza, il terrore, il senso d’ingiustizia, lo sdegno istintivo contro la barbarie di chi trucidava civili e razziava concittadini ebrei sono stati i tratti che hanno accomunato il popolo italiano in quel terribile periodo. Un popolo – composto di uomini, donne e persino ragazzi, di civili e militari, di intellettuali e operai – ha reagito anche con le armi in pugno, con la resistenza passiva nei lager in Germania, con l’aiuto ai perseguitati, con l’assistenza ai partigiani e agli alleati, con il rifiuto, spesso pagato a caro prezzo, di sottomettersi alla mistica del terrore e della morte”.
Ecco perché “la ricerca storica deve continuamente svilupparsi” ma “senza pericolose equiparazioni” fra i due campi in conflitto. Perché, ricorda il Presidente rivolto al futuro del Paese, “la Resistenza, prima che fatto politico, fu soprattutto rivolta morale. Questo sentimento, tramandato da padre in figlio, costituisce un patrimonio che deve permanere nella memoria collettiva del Paese”. E conclude rivolgendo a MicroMega “i migliori auguri di pieno successo della vostra iniziativa”.
Il volume si avvale della consulenza di Angelo d’Orsi, che è anche l’autore del saggio introduttivo dal titolo “Mito e anti mito della Resistenza”, e di approfonditi saggi, tra gli altri, di Franco Cordero, Luciano Canfora, Roberto Scarpinato, delle articolate risposte (a un questionario in dieci domande) del cardinale arcivescovo di Perugia Gualtiero Bassetti, di Gustavo Zagrebelsky, di Erri De Luca, di Ezio Mauro, Moni Ovadia, Lorenza Carlassare, Corrado Stajano, Maurizio de Giovanni, Loriano Macchiavelli, Sandrone Dazieri, Marco Vichi, Giancarlo De Cataldo, Valerio Varesi, Giovanni Ricciardi, delle testimonianze e delle memorie di protagonisti come Boris Pahor, Tina Costa, Bruno Segre, Massimo Ottolenghi, Luigi Fiori, Giorgio Mori, Laura Seghettini, Giuliano Montaldo, e degli studi e delle interpretazioni di Alberto Asor Rosa, Paolo Borgna, Marco Albeltaro, Valerio Romitelli, Pierfranco Pellizzetti, Alessandro Portelli, Andrea Martocchia, David Broder, Mirco Dondi, Francesco Giliani, Guido Caldiron.