Niente piazza per il prefetto fascista
Niente piazza a ricordo del prefetto fascista Guido Letta. La decisione è dell'amministrazione comunale di Aielli (Aquila) che ha annullato una precedente deliberazione. Una storia a lieto fine che viene ricostituita in un comunicato dell'Anpi Marsica sottoscritto dal presidente dell'Associazione partigiani della Marsica, Antonio Rosini, e dal segretario Carlo Komel.
"L'Anpi Marsica accoglie con vivo compiacimento la decisione dell'Amministrazione Comunale di Aielli di annullare l'intestazione di una Piazza al prefetto fascista Guido Letta e di rimuoverne il busto lì collocato.
Tre anni fa la passata Amministrazione, nonostante la contrarietà di buona parte della popolazione e dell'Anpi, decise di cambiare il nome di Piazza Risorgimento in Piazza Guido Letta esponendo lì anche il busto.
Guido Letta fu Prefetto sotto il fascismo e si occupò della gestione delle leggi razziali; fu membro della segreteria personale di Benito Mussolini e in quanto tale intermediò con il vile sicario di Giacomo Matteotti, ordinato o ispirato dal Capo del Governo fascista; aderì alla Repubblica di Salò e fu convinto assertore e rigoroso attuatore delle Leggi razziali, causa della deportazione e morte nelle camere a gas di migliaia di ebrei italiani; per i suoi “meriti nazifascisti” fu insignito dell'Ordine dell'Aquila Tedesca, una speciale onorificenza istituita da Adolf Hitler.
La rimozione della scultura di Guido Letta e il ripristino del nome di Piazza Risorgimento, oltre che essere un atto di buon senso, rende omaggio ai garibaldini, a quanti nel primo risorgimento lottarono per l'unità d'Italia, ai partigiani e a tutti coloro che si batterono, contro il fascismo e il nazismo, per mettere fine alla barbarie delle camere a gas e ridare all'Italia libertà e indipendenza.
L'ANPI continuerà a battersi, con spirito democratico e unitario, per far conoscere e difendere i principi che, grazie alla lotta antifascista e partigiana, furono scolpiti nella Costituzione Repubblicana."