Domenico Rolla
Membro dell'organizzazione comunista clandestina, nel 1931 per la sua attività antifascista dovette espatriare in Francia. Nel 1936 fu tra i primi italiani ad accorrere in Spagna, a difesa della repubblica. Combatté a Pelausthan e a Cenicientos con la Centuria "Gastone Sozzi" e fu poi, come sergente del Battaglione "Garibaldi", sul fronte di Madrid. Ferito a Casa de Campo nell'aprile del 1937, dopo la guarigione combatté sul fronte dell'Ebro, col grado di tenente e lo pseudonimo di "Bruno". Con il ritiro delle Brigate Internazionali tornò in Francia. Nel febbraio del 1939 fu internato nei campi di Saint-Cyprien e di Gurs, dove fu membro del Direttivo del Partito comunista. Evaso dalla prigionia su direttiva del suo partito, svolse un'importante missione in Etiopia con Ilio Barontini e Anton Ukmar. Ritornato a Parigi nel 1940, Rolla fu di nuovo internato, questa volta nel campo di Vernet. Vi restò sino all'occupazione tedesca della Francia, quando fu consegnato alla polizia italiana che lo destinò al confino. Tornato libero con la caduta di Mussolini, Domenico Rolla dopo l'8 settembre 1943, assunto il nome di battaglia di "Carlo", prese parte alla guerra di liberazione come commissario politico nelle file della Resistenza abruzzese. Dopo la Liberazione ha continuato l'impegno politico nel suo partito, del quale ha diretto la Federazione di Viterbo.