Don Giovanni Barbareschi
Ordinato sacerdote nell'agosto del 1944, ha partecipato attivamente alla Resistenza collaborando alla realizzazione, durante l'occupazione nazifascista, del giornale clandestino Il Ribelle del quale sono stati pubblicati 26 numeri, ciascuno con una tiratura di 15 mila copie.
Don Giovanni Barbareschi è stato anche membro dell'OSCAR (Opera Soccorso cattolico) che, secondo quanto è stato calcolato, ha contribuito a mettere in salvo oltre 2 mila prigionieri alleati, antifascisti italiani ed ebrei perseguitati. Per questo suo impegno il 15 agosto del '44, il giovane prete (che era stato notato in Piazzale Loreto, mentre benediceva i 15 Martiri massacrati per rappresaglia), era stato arrestato dalle SS. Incarcerato a "San Vittore" e sottoposto a durissimi interrogatori (da uno di questi uscì col braccio destro spezzato), non disse nulla che potesse mettere in difficoltà i suoi compagni di lotta.
Don Barbareschi, che era amico e compagno di ideali di Don Gnocchi, nel dopoguerra ha sempre continuato a testimoniare sui valori dell'antifascismo e della Resistenza. Proclamato "Giusto fra le Nazioni", nel 2009 la Provincia di Milano lo ha insignito della Medaglia d'oro del "Premio Isimbardi".