Rosa Guarnieri Calò Carducci
Nata Liberi, si era sposata e viveva a Roma. Dopo l'armistizio fu uccisa mentre tentava di opporsi all'arresto di un figlio. Ad analoghi episodi avvenuti nella Capitale, s'ispirò Roberto Rossellini per il film Roma città aperta. La motivazione della ricompensa al valor civile, concessa a Rosa Guarnieri il 3 gennaio 1947, recita: "Sulla porta della sua casa affrontava, con intrepido coraggio, una pattuglia nemica di tedeschi e fascisti, che ricercavano il suo figliolo per trarlo in arresto quale reo di antifascismo e, sfidando le armi puntate sul suo petto e le crudeli minacce, si opponeva con tutte le sue forze ai ferri degli aguzzini. Colpita da più colpi di pistola e di moschetto cadeva esanime al suolo ed immolava la vita dando un nuovo, luminoso esempio del patriottismo e del coraggio della donna e della madre italiana". Alla coraggiosa Rosa Guarnieri è stata intitolata una strada di Roma e, nel suo paese natale, le è stata dedicata una piazza. Porta il nome di Rosa Guarnieri Carducci anche un asilo di Grosseto.