Vittorio Nazzari
Aveva soltanto 15 anni quando era diventato animatore di un Circolo anticlericale a Caraglio. L'anno dopo, nel 1906, fu tra i fondatori della locale Sezione socialista di cui, nel 1912, divenne segretario. Trasferitosi a Torino fu nominato responsabile della "Lega di mestiere" di quella CdL. Nel 1917 Nazzari fu eletto, con Gramsci, nel Direttivo della Sezione socialista torinese. Espatriato in Francia (per non finire in carcere, dopo la rivolta degli operai torinesi contro la guerra), Vittorio Nazzari divenne, a Parigi, segretario della locale Sezione socialista italiana. Con la costituzione del PCdI al quale aderì, Nazzari, al congresso di Lione delle sezioni comuniste italiane di Francia e del Lussemburgo, fu eletto segretario di quelle francesi. Espulso dalla Francia per la sua attività politica, tornò al suo paese natale e durante il ventennio fascista non venne mai a compromessi con il regime. Dopo l'8 settembre 1943, Vittorio Nazzari svolse un ruolo attivo nella Resistenza, diventando presidente del Comitato di Liberazione Nazionale di Caraglio che, alla Liberazione, lo designò sindaco del suo Comune. Dal 1946 al 1955 diresse la Federterra della provincia di Cuneo. Portano il nome di Vittorio Nazzari, una via di Pradleves, in Valle Grana, e una piazza di Caraglio.