Antonio Corzani
Subito dopo l'armistizio, lasciata Forlì dove era militare, ritornò a San Piero in Bagno dove fu tra gli organizzatori delle prime formazioni partigiane in Romagna. Distintosi per la sua audacia in numerose azioni, "Tino" (questo il suo nome di battaglia), divenne il comandante del 3° Battaglione della seconda Brigata d'assalto Garibaldi. Conosciuto nelle valli dell'Appennino tosco-emiliano, anche perché era solito spostarsi a cavallo e perché portava abitualmente un berretto bianco di pelo di agnello sormontato da una stella rossa, finì per cadere nelle mani dei fascisti. I repubblichini dovevano temerlo in modo particolare, stando a documenti della GNR recuperati dopo la Liberazione. Catturato per delazione durante una missione, "Tino" fu seviziato per due giorni dai militi della GNR, che poi lo assassinarono con un colpo di arma da fuoco alla testa. Sul cadavere furono trovate anche le ferite di quattordici pugnalate. Dopo la morte di Corzani il 1° distaccamento del IV battaglione dell'8a Brigata Garibaldi venne a lui intitolato. Nel dopoguerra all'eroico calzolaio è stata assegnata una Medaglia d'argento alla memoria. Un Memorial Antonio Corzani, Campionato romagnolo di cicloturismo, si corre in suo onore. Il 15 giugno 2008 si è disputata la settima edizione.