Domenico Tulimiero
In Quel recinto di filo spinato...: diario di prigionia, che l'Istituto Storico della Resistenza di Imperia ha pubblicato nel 1990, sono raccontati i giorni più drammatici dell'esperienza di Domenico Tulimiero durante la Seconda guerra mondiale. Da quel conflitto Tulimiero sarebbe tornato con tre Croci al merito, avrebbe ripreso, dal 1946 al 1969, la sua attività presso le Poste di Imperia, ma non avrebbe mai dimenticato. Una storia, la sua, come quella di tanti altri italiani, che non si è conclusa tragicamente ma che ha lasciato un segno. Nel 1931 Tulimiero era stato chiamato alla leva. Militare a Napoli, nel 1934 era stato mandato in Africa Orientale. Ne era tornato nel 1936 e aveva trovato una sistemazione a Imperia, dove si era sposato. Il 3 giugno 1940 il richiamo alle armi e, come sergente maggiore marconista, l'invio in Francia con le truppe di occupazione della IV Armata. Catturato dai tedeschi l'8 settembre 1943 a Grasse, il sottufficiale è deportato in Germania e dopo una settimana è già ai lavori forzati nelle miniere. Nulla rispetto all'esperienza nel lager di Velsen, dove rimane sino al 21 marzo del 1945, prima di rientrare, fortunatamente, il 1° maggio in Italia.