Mario Ginocchio
Ginocchio, che lavorava come tornitore all'Ansaldo di Genova, era stato chiamato alle armi nel 1943 e l'8 settembre si trovava come marinaio a La Spezia. Dopo i primi momenti di sbandamento, il giovane decise di raggiungere i monti della Liguria e lì, con il nome di battaglia di "Beppe", prese parte alla Guerra di liberazione combattendo nelle file della 37a Brigata Garibaldi di cui - per gli atti di sabotaggio ai quali aveva temerariamente preso parte, per le ardimentose azioni di guerriglia contro i nazifascisti in cui si era distinto - divenne vice comandante. Nel mese di novembre del 1944, mentre erano in corso massicci rastrellamenti, Ginocchio, che conosceva assai bene la zona del Monte Pagliano, assunse autonomamente il compito di raggiungere il comando della 37a, per avvisare i suoi compagni del pericolo incombente. Ma il suo coraggioso tentativo di attraversare le linee nemiche non riuscì: il giovane cadde, mortalmente colpito da raffiche di mitraglia.