Giacomo Parodo
Arruolato in Marina nel 1939 per obbligo di leva, Parodo fu destinato al Deposito CREM di La Maddalena. Ottenuta la nomina a "Comune di prima classe" fu poi trasferito a Pola, presso la Scuola del Reggimento "San Marco" e di lì alla base atlantica dei sommergibili a Bordeaux. Quando i tedeschi, dopo l'8 settembre 1943, riuscirono ad assumere il controllo della Base, il giovane marinaio si diede alla macchia e prese contatto col "maquis". Catturato dai nazisti fu fucilato. Ha ottenuto la M.O. al V.M. con questa motivazione: "Marinaio del reggimento 'San Marco' di presidio a base navale dislocata in territorio straniero e caduta, all'armistizio, sotto controllo germanico, si sottraeva alla collaborazione e dopo tre mesi di peregrinazioni clandestine, nel corso delle quali prendeva contatto con formazioni partigiane francesi, veniva catturato e sottoposto a giudizio. Conscio della sorte riserbatagli, rifiutava decisamente la collaborazione col nemico della Patria, accettando senza esitazione il supremo sacrificio. Sicuro di se stesso, davanti al plotone di esecuzione assumeva austero atteggiamento e ripetutamente rifiutava di essere bendato, destando profonda ammirazione nei presenti. L'ultimo suo grido fu di invocazione per la grandezza della Patria, alla quale faceva olocausto della vita con fermo e sereno coraggio". I resti di Giacomo Parodo riposano nel cimitero di Marsiglia. A Carloforte, principale centro abitato dell'Isola di San Pietro, ad Ovest di Cagliari, un viale è intitolato al valoroso marinaio.