Zimmerwald Martinelli
Militante comunista, per sottrarsi alle persecuzioni del regime fascista Martinelli aveva dovuto emigrare in Francia. Di qui, allo scoppio della guerra di Spagna, si era trasferito nella penisola iberica ed aveva combattuto nelle Brigate internazionali in difesa della Repubblica. Col sopravvento dei franchisti, Martinelli era tornato in Francia dove, durante l'occupazione tedesca, prese parte alla Resistenza francese, come comandante di piazza del maquisa Grenoble. Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, l'operaio italiano decise di tornare in Patria per dare il suo contributo alla lotta contro i nazifascisti. Commissario politico di un battaglione della 54ª Brigata Garibaldi "Bortolo Belotti", si batté in Val Saviore e nell'alta Val Camonica. Durante un rastrellamento nazifascista nella zona di Ponte di Saviore, Martinelli cadde in combattimento insieme a Donato Della Porta e al partigiano russo Mekertic Dashetojan (Mischa). Oltre alla medaglia al valore, alla memoria di Zimmerwald Martinelli è stata dedicata una via a San Giovanni di Baiano, una frazione di Spoleto.