Giuseppe De Angeli
Come tecnico di imprese edili, De Angeli aveva lavorato per lunghi anni all'estero. Era tornato in Italia poco prima dello scoppio della seconda guerra mondiale e, quando aveva chiesto il passaporto, il documento gli era stato rifiutato perché non era iscritto al partito fascista. Non potendo più espatriare, si risolse a cercare un lavoro in Italia. Lo trovò alla RIV di Torino, dove restò come impiegato sino all'armistizio. Dopo l'8 settembre 1943 il geometra entrò in contatto con l'organizzazione militare del Partito d'Azione, che ben presto gli affidò l'incarico di curare le formazioni GL del Piemonte. Il meglio di sé De Angeli, che aveva assunto lo pseudonimo di Geo, lo diede quando pensò di organizzare l'U.F.O. (acronimo di Ufficio Falsi e Organizzazione), che avrebbe brillantemente funzionato sino alla Liberazione e, in un certo senso, anche dopo, visto che i timbri falsi di Geo furono utilizzati per un certo periodo anche da alcuni uffici del Comune di Torino, che li avevano recuperati dopo il 25 aprile. È stato ipotizzato che l'U.F.O. abbia rilasciato, durante l'occupazione, più carte d'identità di quante ne abbia consegnate nello stesso periodo l'Anagrafe torinese. I documenti falsi dell'organizzazione di Geo (carte d'identità, tessere annonarie, documenti militari, atti giudiziari, ecc.), erano realizzati talmente bene che non destarono sospetti neanche nei tedeschi. Si ricorda che lo stesso colonnello austriaco Corsepius, che firmava i Personalausweis rilasciati dagli occupanti, non si accorse mai che la sua firma era falsificata. L'U.F.O. riuscì anche a mettere in piedi un sistema di comunicazione tra i militari italiani prigionieri degli inglesi e le loro famiglie, alle quali arrivavano cartoline con la riproduzione dei messaggi dei prigionieri trasmessi da Radio Londra; in inchiostro simpatico era indicato, come mittente, il Partito d'Azione. Dopo il 25 aprile 1945, De Angeli ricoprì l'incarico di segretario organizzativo della Federazione regionale piemontese del P.d'A.. Scioltosi il partito, Geo tornò, presso la Società Idroelettrica Piemontese, alla sua professione di tecnico.