Antonio Mazzotta
Era ancora studente universitario quando, nel 1920, s'iscrisse al Partito socialista. Segretario della Federazione giovanile socialista di Lecce dal 1923 al 1926, Mazzotta subì arresti e persecuzioni, tanto che non riuscì a terminare gli studi e fu costretto ad allontanarsi dalla Puglia e a trasferirsi a Milano. Qui, dopo l'8 settembre 1943, militò nella file della Resistenza e, nel gennaio del 1945, inquadrato nella 46ª Brigata "Matteotti", divenne membro del CLN cittadino e amministratore dell'Avanti! clandestino. Nell'immediato dopoguerra, Mazzotta fu amministratore delegato della società editrice del quotidiano socialista. Nel 1947 riuscì a concludere gli studi e a laurearsi in giurisprudenza. Eletto consigliere provinciale per lo PSI, l'avvocato socialista fu anche sindaco di Selvino (Bergamo). Nel 1956 gli fu assegnata la medaglia d'oro del Comune di Milano. Nel 1988 ad Antonio Mazzotta è stata intitolata a Milano una fondazione culturale, unica nel suo genere in Italia, che organizza, in una sede propria, esposizioni d'arte e dibattiti di grande interesse.