Luigi Rusinenti
Faceva parte della formazione SAP che, durante l'occupazione, si era costituita nel 27° Corpo dei vigili del fuoco di Cremona ed aveva partecipato all'insurrezione popolare del 25 aprile. Due giorni dopo Rusinenti, con altri sette sappisti, si era recato in località Bagnara per controllare la zona. I resistenti si imbatterono in un'autocolonna nemica proveniente da Sud e forte di 250 soldati. I tedeschi catturarono i patrioti e ne fucilarono sei contro il muro di cinta della scuola di Bagnara. Con Rusinenti caddero i cremonesi Domenico Agazzi, Guido Azzali, Odoardo Cerani, Ivan Mondani (di soli 16 anni) e Giovanni Vaiani. Del gruppo si salvarono soltanto Domiziano Rossi (che dovette poi essere ricoverato in un ospedale psichiatrico) e Ubaldo Folcini (gravemente ferito e rimasto invalido). Sul luogo dell'esecuzione è stata posta una lapide a ricordo dei "Martiri di Bagnara". A Luigi Rusinenti e ai suoi compagni di martirio, in occasione del Sessantesimo della Liberazione, il municipio di Cremona ha intitolato due borse di studio per studenti delle scuole medie.