Giulio Dolchi
"Dudo" - questo era il suo nome di battaglia durante la Resistenza, ma l'avrebbe conservato anche dopo, per gli amici - era figlio di Eugenia Martinet che, di famiglia democratica valdostana, l'avrebbe educato al culto della libertà e di Luigi Dolchi, un ufficiale degli Alpini che, per non aderire all'esercito repubblichino, si fece due anni di prigionia in Germania. Conclusi gli studi di ragioneria a Milano, il ragazzo prese subito parte alla vita politica in Valle e l'8 settembre del 1943 non esitò a divenire partigiano, entrando nel 13° Gruppo, che prese poi il nome "E. Chanoux", comandato da Silvio Gracchini e, successivamente, nella banda "Arturo Verraz" operante in Valle di Cogne al comando di Giuseppe Cavagnet. Nella fase finale della lotta antifascista, Dolchi operò in Francia come comandante di una squadra partigiana e collaborò regolarmente alle trasmissioni radio clandestine. In Valle d'Aosta c'è ancora chi ricorda la sua voce scandire all'inizio delle trasmissioni: "Pour que nous puissions dire demain notre parole"(Perché possiamo dire domani la nostra parola). Per quasi sessant'anni Dolchi la sua parola l'ha detta, prendendo parte attiva all'azione per l'autonomia valdostana, tanto che Ego Perron, presidente del Consiglio regionale, nel momento della morte di "Dudo" lo ha ricordato come "uno dei personaggi che hanno fatto la storia e la politica della nostra Regione dal dopoguerra fino ai giorni nostri, fedele ai suoi ideali che ha sempre espresso pacatamente, grazie a quella capacità di dialogo che ha contraddistinto la sua esistenza". Di Dolchi ricordiamo che, iscritto al PCI dal 1944, subito dopo la Liberazione ha dato vita alla sezione regionale dell'ANPI. Dal 1946 al 1949 è consigliere comunale di Aosta. Nel 1948 fonda il giornale Le Travail - Il Lavoro,un periodico del PCI che, negli anni, diventerà la voce dell'area progressista e autonomista della regione. Nel 1952 Dolchi è di nuovo rieletto in Municipio e rimarrà sui banchi del Consiglio sino al 1968. Dal 1954 al 1966 è sindaco di Aosta. Nel 1968 "Dudo" è eletto in Consiglio regionale e vi resterà per cinque legislature: 24 anni nei quali, a più riprese, ha ricoperto la carica di Presidente del Consiglio della Valle. Dolchi è stato anche dirigente locale e nazionale dell'ANPI, della Lega dei Comuni democratici, della Federazione mondiale delle città gemellate. Sino alla morte Dolchi si è impegnato nel PCI, nel PDS e nei DS, dei quali è stato anche presidente onorario.