Umberto Morandi
Ufficiale di carriera, subito dopo l'armistizio entrò nella Resistenza. Per incarico del CLN di Lecco, il colonnello Morandi assunse, infatti, (col nome di copertura di "Lario"), il comando dei primi gruppi di partigiani che si stavano formando a Pizzo d'Erna, Campo dei Buoi, Pian dei Resinelli. Nel settembre del 1944, "Lario" divenne comandante del Raggruppamento Divisioni d'assalto Garibaldi "Lombardia", che riuniva la I e la II Divisione di montagna, operanti nell'intera provincia di Como, in gran parte della provincia di Sondrio e nella zona nord-ovest del Bergamasco. Il Raggruppamento comprendeva anche alcune formazioni autonome e tutti i GAP e le SAP del Comasco. Catturato dai fascisti a Lecco, il 12 gennaio 1945 il colonnello Morandi fu tradotto a Milano e rinchiuso a San Vittore. Nel carcere l'ufficiale entrò a far parte del CLN che si era costituito nella prigione; nei giorni dell'insurrezione assunse così il comando della Brigata "San Vittore". Il 28 aprile del 1945, gli Alleati affidarono a "Lario" il comando della zona militare di Como. Dopo la Liberazione, il colonnello Morandi fu promosso generale per meriti di guerra.