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Luciano Raimondi

Nato a Milano il 29 giugno 1916, deceduto ad Appiano Gentile (Como) il 26 maggio 1996, insegnante di filosofia.

Figlio di un operaio socialista, aveva studiato filosofia con Antonio Banfi. Nel 1936 aveva aderito al Partito comunista clandestino e, subito dopo l’8 settembre, col nome di battaglia di “Nicola”, Raimondi fu nel gruppo fondatore, in Valtellina, della Brigata partigiana “Carlo Marx”. Catturato dai nazifascisti il giovane insegnante fu incarcerato a Como, ma riuscì ad evadere e a riparare in Svizzera. Dopo breve tempo, rientrato in Italia e raggiunta la Valdossola, “Nicola” entrò a far parte della X Brigata Garibaldi “Rocco”, nella quale si battè sino alla Liberazione come commissario politico della formazione. Nell’Italia liberata, fu Raimondi a fondare i “Convitti scuola della Rinascita”, che svolsero la loro attività in nove sedi del Nord del Paese e diedero un importante contributo alla preparazione culturale degli ex partigiani; per alcuni di loro rappresentò, allora, anche una prima scolarizzazione. Nel 1966 il prof. Raimondi si trasferì all’estero, dove svolse per anni gli incarichi di “addetto” e poi di direttore degli “Istituti Italiani di Cultura” a Città del Messico, Copenaghen ed Helsinki.

(n.r.a.)