Giulio Cesare Uccellini
Aveva rinunciato all’impiego alla Banca d’Italia per dedicarsi allo scoutismo, nonostante il regime fascista avesse, nel 1928, dichiarato illegale quel movimento. Costituite in Italia quelle che chiamò “Aquile randagie”, s’impegnò, col nome di copertura di “Kelly”, alla loro guida. In particolare, durante l’occupazione nazifascista della penisola, mediante l’OSCAR (Organizzazione scoutistica di aiuto ai ricercati), favorì l’espatrio in Svizzera di ex prigionieri alleati e salvò dalla deportazione piccoli ebrei. Dopo la sua morte prematura, avvenuta a causa di un tumore, la Provincia di Milano gli ha conferito una Medaglia d’oro al merito educativo. A Giulio Cesare Uccellini è intitolato il “campo base” di Colico, sul lago di Como.