Giancarlo Matteotti
Ultimo figlio superstite del martire Giacomo Matteotti, è spirato dopo una lunga malattia nella clinica romana “Annunziatella”. La sua salma è stata trasportata a Fratta Polesine e inumata presso la tomba del padre e quella del fratello minore Gianmatteo.
Giancarlo, che come il fratello aveva preso parte alla lotta contro i nazifascisti nelle file della Resistenza romana e che era riuscito ad evadere dopo essere stato catturato dalle Brigate nere, nel 1948 era stato eletto deputato per il Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria nel Collegio IX di Verona ed era stato poi rieletto nella II e III Legislatura.
Sottosegretario al Bilancio dal 24 febbraio 1962 al 21 giugno 1963 nel quarto governo Fanfani, nel 1964 Giancarlo Matteotti fu incriminato per “incitamento a pratiche contro la procreazione” sulla base di una norma che sei anni dopo la Corte costituzionale dichiarò illegittima.
Membro dell’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa dal 20 maggio del 1954 al 1° gennaio del 1969, Giancarlo Matteotti fu anche membro per undici anni del consiglio di amministrazione dell’ENI.