Maria D'Ajutolo
Diplomata al Conservatorio, la D’Ajutolo, cresciuta in una famiglia di antifascisti, collaborò all’attività clandestina del fratello e del cognato Mario Jacchia.
Dopo l’8 settembre del 1943, la loro casa fu uno dei luoghi di riunione degli antifascisti del Partito d’Azione e la musicista offrì sicuro asilo e assistenza ad esponenti del CLN locale.
Col fratello e il cognato, la D’Ajutolo è stata protagonista di una delle più importanti azioni contro gli occupanti tedeschi avvenute a Bologna: la sottrazione e l’occultamento del radium che era depositato all’Istituto radiologico dell’Università.
Malgrado le perquisizioni, il prezioso materiale non fu mai recuperato dai tedeschi e dai repubblichini.
Nel dopoguerra, Maria D’Ajutolo ha proseguito con successo il suo lavoro di musicista.