Gaetano Signorelli
Gaetano Signorelli all'età di 10 anni si trasferisce con la famiglia a Romano di Lombardia.
Dopo la quinta elementare, impara il mestiere di falegname presso la bottega di un artigiano; più tardi frequenta con profitto la scuola serale di disegnatore a Treviglio, ma l'attività alla quale dedicherà tutta la sua vita è quella del falegname, prima come dipendente e poi in proprio, nella sua adorata “Bottega”.
Presta servizio militare a Pavia nel corpo del Genio. Allo scoppio della II Guerra Mondiale, con il suo reparto combatte in Grecia; a causa della morte del fratello Giulio durante la campagna d'Africa, rientra in Italia.
Si avvicina alle idee antifasciste e si unisce al corpo dei Volontari della Libertà, alla guida del comandante Alfredo di Dio. Nel settembre e ottobre 1944 combatte come partigiano per la liberazione nella divisione Patrioti Val Toce in Valdossola. Alla fine di ottobre 1944 si rifugia in Svizzera ed è internato in un campo per 6 mesi, fino ai primi giorni del luglio 1945. Dopodiché rientra in Italia.
Il Ministero della Difesa lo riconosce Patriota e gli rilascia il diploma d'onore.
Si iscrive al Partito Comunista e partecipa attivamente alle varie iniziative della sezione di Romano.
Per diversi anni è presidente della Cooperativa del Popolo, che gli impegna molte ore del suo tempo libero.
Dopo una lunga vita dedicata al lavoro e al prossimo, muore il 15 settembre 2012.