Ettore Alcide
Militante socialista, nel 1921 aderì al P.C.d'I. Con l'avvento del fascismo continuò nell'attività clandestina, che non interruppe neppure quando, il 3 dicembre 1929, gli squadristi gli assassinarono il fratello Giovanni. Nel febbraio del 1931 Alcide fu arrestato dalla polizia. Portato nei locali della questura di Asti, l'ambulante antifascista fu sottoposto ad un tale trattamento che ne uscì - prima di essere consegnato al Tribunale speciale - privo di un occhio e di quasi tutti i denti. Processato con altri diciannove antifascisti astigiani, fu condannato a tre anni di carcere. Scontata la pena, l'ambulante continuò a subire arresti ed aggressioni. L'8 settembre 1943 comincia per Alcide il periodo del riscatto. Entra nella Resistenza astigiana, alla quale dà un valido contributo, nel servizio informazioni dei partigiani.
Dopo la Liberazione è stato membro del Comitato direttivo provinciale dell'ANPPIA.