Giulio Bernardoni
Al momento dell’armistizio era mobilitato col grado di sergente. Dopo aver tentato di organizzare con i commilitoni una qualche sorta di resistenza ai tedeschi, decise di raggiungere la Valcuvia e si unì ai patrioti del colonnello Carlo Croce, comandante del presidio militare italiano di Porto Val Travaglia che, alla guida del “Gruppo Militare Cinque Giornate”, aveva ottenuto l’appoggio del CLN di Varese. Bernardoni aveva portato con sé anche i nipoti Remo e Dino Pargelipo, che sarebbero caduti durante l’offensiva tedesca contro il “Cinque Giornate” e gli abitanti della zona nel novembre del 43. Una lapide al numero 66 di via Ponale, dove abitava anche il partigiano Costante Brando, ricorda in Zona 9 a Milano, il valoroso patriota.