Orlando Buffa
Col nome di battaglia di “Dino” intorno alla metà del mese di settembre del 1943 aveva già raggiunto il “Gruppo del Bagnau”. Si trattava di una ventina di partigiani credenti valdesi (molti tra loro gli studenti provenienti dal capoluogo), che sullo sperone roccioso a quota 1.400 metri erano riusciti ad ammassare, in baite fuori mano, armi e materiali provenienti dalle caserme della provincia.
Nel corso della lotta contro i repubblichini e i nazisti, Orlando Buffa assunse incarichi sempre più importanti sino a diventare responsabile dell’Intendenza della V Divisione “Giustizia e Liberta”, che aveva praticamente il controllo delle forze partigiane nelle Valli del Pellice, del Chisone e della Germanasca. Orlando Buffa cadde durante un massiccio rastrellamento nazifascista (che aveva investito anche le formazioni partigiane garibaldine della zona), mentre sparava contro il nemico con la sua mitragliatrice.
Dopo l’eroica morte di “Dino”, la III Brigata G.L, organizzata su tre battaglioni comandati da Emilio Bertinat, Erminio Comba e Giovanni Negrin, assunse il nome di III Brigata Vigone “Dino Buffa”.
Un prezioso libro intitolato “La resistenza nelle valli valdesi”, è stato scritto da Donatella Gay Rochat e pubblicato dalle edizioni “Claudiana” con prefazione di Leo Valiani.