Romano Marchetti
Dopo la laurea si era specializzato in Agronomia tropicale ed aveva assolto importanti incarichi in Italia e in Africa. Allo scoppio della Seconda guerra mondiale, Marchetti, che aveva partecipato al conflitto in Albania e Grecia, fu nominato tenente e, essendosi ammalato “per cause di servizio”, fu inviato a dirigere a Prestrane di Postumia un’azienda agricola gestita dall’Esercito, dalla quale si allontanò all’annuncio dell’armistizio.
Assunto il nome di battaglia di “Da Monte”, Marchetti si prodigò nell’organizzazione della Resistenza ai nazifascisti. Delegato politico della Brigata partigiana “Osoppo-Carnia”, nell’estate del 1944 entrò a far parte della Giunta di governo della Zona libera della Carnia come rappresentante dei partigiani della “Osoppo”. Designato, infine, commissario del Gruppo Brigate “Garibaldi Osoppo Carnia” svolse il suo compito di orientamento sino alla Liberazione.
Nel dopoguerra Romano Marchetti, che nonostante l’età molto avanzata continua a battersi con grande lucidità per gli obiettivi democratici che caratterizzarono il suo impegno nella Resistenza, si è impegnato per realizzare un decentramento amministrativo ed ha fondato e diretto il periodico “Carnia”.