Teresa Mattei
Sorella di Gianfranco (morto suicida in via Tasso, per non parlare dopo essere stato catturato a Roma dai fascisti repubblichini), Teresa aveva partecipato alla Resistenza a Firenze, come comandante di una Compagnia del Fronte della Gioventù.
Fu lei ad organizzare (col futuro marito, Bruno Sanguinetti), l’attentato a Giovanni Gentile (dirigente fascista dell’Accademia d’Italia della RSI), che conosceva personalmente perché aveva studiato con lui per laurearsi in Filosofia.
Dopo la Liberazione fu Teresa Mattei a proporre che, in occasione dell’8 marzo, alle donne venisse regalata la mimosa, un fiore povero ma molto diffuso nelle campagne. Fu sempre lei (la più giovane tra le donne elette all’Assemblea Costituente) a fondare nel 1947, con la democristiana Maria Federici, l’Ente per la tutela morale del fanciullo.
È ancora lei che, negli anni Sessanta del secolo XX, fonda a Milano un Centro studi per la progettazione di servizi e prodotti per l’infanzia.
Segretaria dal 1946 agli inizi del 1948 dell’ufficio di presidenza della Costituente, nel 1955 rifiuta la candidatura alle elezioni per la Camera dei deputati e, in dissenso con Palmiro Togliatti, è espulsa dal PCI.
Continuerà però sempre ad impegnarsi per la tutela dei bambini e, quando si trasferisce definitivamente in Toscana (a Lari) fonda la “Lega per il diritto dei bambini alla comunicazione”. È il 1998 quando, alla Conferenza nazionale sull’infanzia e sull’adolescenza tenutasi a Firenze, propone che all’articolo 3 della Costituzione si precisi anche l’età quando si dice della “pari dignità dei cittadini”.
Nel 2005, di iniziativa di Carlo Azeglio Ciampi, Teresa Mattei è stata insignita del titolo di Cavaliere di Gran Croce Ordine al Merito della Repubblica Italiana.